Napoli

Primi aspetti
Nel nono secolo a.C. Greci da Rhodos avevano fondato una colonia al luogo del Napoli di oggi. Questa colonia fu chiamata Parthenope, che era il nome di una delle tre sirene dalla Odyssea di Omero. Il mito dice che la sua salma qui era spinta sulla spiaggia. Finalmente nel 5. secolo a.C. da Parthenope proveniva Napoli = Neapolis (città nuova) come nuova colonia adiacente. L'università era fondata nell'anno 1224 da Federico II. Nella sua storia estremamente vicendevole Napoli era più volte unito in un regno con la Sicilia. Dopo un plebiscito nell'anno 1860 Garibaldi l'ha unito con l'Italia. La piazza del plebiscito ci ricorda.

A Napoli nascevano come tipico cibo di povera gente i prodotti centrali della cucina italiana: pasta e pizza. Anche oggi una Pizza Napoletana nel sua forma originale è fatta con più parsimonia che altrove.

Quasi nessuno lascia Napoli senza emozioni. E quelli sono da un lato "mai più presso Napoli" - e questo si riferisce di solito al rumore fragoroso ed il traffico parzialmente aggressivo nelle strade e cose come i marciapiedi poco puliti etc. Altri invece sono affascinati estremamente dalla vivacità di questa città, che anche di notte non diminuisce.



Volo d'approssimazione dal ovest
Se ha la fortuna l'aeroplano si approssima  dal ovest  (dal mare) cosi ha belle viste sul tratto fino all'aeroporto  Capodichino.

Innanzitutto si passa l'isola piccola  Nisida  ,che sembra essere un allungamento del Posillipo. Una diga piccola collega l'isola col continente. Dall'aeroplano si puó vedere (almeno nell'ingrandimento), che un cratere vulcanico apre al mare.
Qui il comandante romano Lucullus ha posseduto una villa, in quell'i suoi banchetti leggendari hanno avuto luogo. Più tardi Brutus si aveva ritirato qui per un momento dopo l'assassinio di Cesare per sfuggire all'ira di Ottaviano (Augusto). Al tempo dell'epidemia di peste qui era una stazione di quarantena. Oggi c'è una prigione per giovani all'isola.
Sul continente è Bagnoli, un nome che deriva dei bagni termali (circa 50° caldo), que erano bene visitati ancora all'inizio del 20. secolo. Dopo ciò l'industria (Italsider) ha dominato  questo luogo, (2)  finché è diventata non redditizia. Da 2001 sul terreno dell'acciaieria precedente si trova la  Città della Scienza. È il più grande museo d'Italia per la scienza e tecnologia.

Lo  stadio San Paolo  aveva il suo tempo migliore con Diego Maradonna. La SSC Napoli ha vinto 1987 e 1990 la maestria italiana così come 1989 l'UEFA-Cup.

Il  Posillipo  separa Mergellina (a sinistra alla costa) di Fuorigrotta (a destra). Fuorigrotta s'intende nonostante questo nome come quartiere di Napoli. Il nome risale a una galleria tra Piedigrotta e Fuorigrotta, che i Romani hanno costruita nel primo secolo a.C. Così la separazione attraverso il Posillipo è stata superata. La galleria è chiamata  "Crypta Neapolitana" (anche "Grotta di Pozzuoli") misura 705 m nella lunghezza e 4 m nell'ampiezza e anche nell'altezza. Certo non si è trattato allora di Fuorigrotta ma del raccordo importante di Napoli e Pozzuoli (Potuoli) ed anche alla flotta romana al Capo Miseno. Oggi questa galleria è fuori servizio.
Parallelamente da ciò i romani hanno costruito al tempo del imperatore Augusto un acquedotto sotterraneo e un altra galleria. La  "Grotta di Seiano"  ha una lunghezza di 770 m ed è situata al fine di Posillipo a Bagnoli.

Certo oggi ci sono nuove gallerie viarie. Inoltre la tangenziale a Pozzuoli fa questo collegamento importante. Nella direzione da Pozzuoli a Napoli si vede al  uscita al Vomero, che la tangenziale deve acquistare in altezza per attraversare Napoli  sopra gli edifici più alti.

Vomero - ovest: A sinistra sulla foto si vede il Castel Sant'Elmo. L'altura continua fino al mare e divide la  costa di Napoli  in due baie: A sinistra la riviera di Chiaia con Mergellina e a destra il porto. Il flusso di traffico procede qui attraverso una galleria. Sul monte Echia o  Pizzofalcone, come questa altura è anche chiamata (rispetto alla forma), è stato il precursore "Parthenope" di Napoli. Un'ipotesi non improbabile alla fondazione dice che la colonizzazione attraverso greci è avvenuta dell'isola Pittecusa (= antico nome greco per Ischia). Costoro si sono stabiliti innanzitutto sull'isoletta "Megaride", su cui oggi è il Castel dell Ovo. Si suppone che Parthenope sia stato distrutto ampiamente nel corso degli conflitti bellicosi con gli etruschi. Un altra possibilità è che "Palaeopolis" (= vecchia città) ha perso l'importanza dopo la fondazione di Neapolis (= nuova città) a sud del Pizzofalcone.

Il nome  Vomero(2)  indica già sull'usufrutto prevalentemente agricolo di questa collina, che fino all'inizio del diciannovesimo secolo ha perdurato. Oggi, è un quarto degli agiati con la regione residenziale elevata con l'ambiente commerciale corrispondente. Questa "città nella città" è collegata col Napoli rimanente attraverso i funicolare centrale, funicolare il Chiaia e funicolare di Montesanto, che sono tutti già piuttosto vecchi. Da 1993 c'è la "metropolitana collinare" moderna.
Il  Castel Sant'Elmo  è costruito 1275 sulla collina sotto il dominio di Carlo I. di Anjou proprio allo stesso tempo come il Maschio Angioino.

Sul  Capodimonte, (2)  si trova  (sulle foto non visibile)  in un parco ampio il Palazzo Reale di Capodimonte con la galleria nazionale (tra l'altro Tiziano, Breughel, El Greco).


Intorno al centro
Col  centro direzionale  nella vicinanza della stazione, que è un quartiere di grattacielo, Napoli si presenta come metropoli moderna.

La  stazione centrale  di Napoli è - come a Roma la stazione termini - una stazione di testa. Gli sportelli per la vendita dei biglietti sono nell'avancorpo triangolare. Negli ultimi anni la stazione Garibaldi è stata modernizzata fortemente. Ma per i treni regionali si deve ancora comprare i biglietti al chiosco (tabacco, giornali).
Il  corso Garibaldi  conduce dalla piazza Carlo III innanzitutto alla piazza Garibaldi.

La  piazza Carlo III  è nominata secondo Carlo III di Borbone, che era re di Napoli e la Sicilia da 1735 a 1759 e dopo re di Spagna. Napoli gli deve il Teatro san Carlo, che è stato ultimato nell'anno 1737 e che era legato direttamente al Palazzo Reale. Però si è voltato di Napoli e ha fatto costruire da 1752 a 1772 in Caserta dopo il modello di Versailles un molto più grande palazzo (la Reggia).
Della piazza nella forma di un semicerchio si ramificano tra l'altro le strade importante via Foria ed il corso Garibaldi.

Visto della stazione il Corso Garibaldi si trova esattamente alla fine opposta della  piazza Garibaldi. Là si trova una sconcertante molteplicità di fermate delle bus, anche a luoghi più distanti come per esempio Pompei. Ad occhiata più vicina, le linee interno-urbane sono dimostrate bene alle fermate. C'è anche una denuncia elettronica ai bus que arrivano nei prossimi minuti. La fermata del Alibus, il diretto al aeroporto, si trova direttamente a destra fuori dell'ingresso della stazione. I tre euro per il biglietto (2011) si paga nel autobus.

La piazza Garibaldi è al momento (2011) un cantiere gigantesco, dove la costruzione sotterranea della metropolitana è realizzata.

Le banchine ferroviarie nella  stazione  si trovano a terra piana. Una scala più basso esistono altre fermate sotterranee della circumvesuviana e della metropolitana.
Negli ultimi anni l'entrata della stazione è stata ingrandita e modernizzata significantemente. Non modernizzato e in fatto il modo di acquisto degli biglietti per i treni regionali. Uno straniero aspettarebbe che si può comprare questi biglietti a uno sportello o a un distributore automatico. Invece è necessario di trovare un commerciante di tabaccho o dei giornali. Si trova un tale a destra vicino al binario 22 e un altro a sinistra. Questi biglietti devono essere timbrati alle obliteratrici arancioni prima della partenza.

Il corso Garibaldi continua della piazza Garibaldi al porto commerciale. Sulla via di là, si passa davanti al capolinea della Circumvesuviana. Se si sale qui, si ha migliorato la prospettiva di un posto a sedere nei tempi troppo sfavorevoli con i treni molto pieni.
Della piazza Garibaldi il Corso Umberto I conduce direttamente ad una zona centrale di Napoli: Piazza Municipio con la  Stazione Marittima, (2). Qua si va meglio dalla piazza Garibaldi con l'Alibus che arriva dall'aeroporto. La fermata in questa direzione si trova alla fine destra della piazza. Va senza fermata intermedia ed offre anche protezione migliore davanti a borseggiatori.

A destra delle navi di crociera  le navi di linea a Capri ed Ischia approdano. Di fronte alla stazione marittima sono il Maschio Angioino e la piazza Municipio (ora, ottobre 2005, nella forma di un cantiere).
Il  Maschio Angioino era costruito alla fine del tredicesimo secolo da Carlo I d'Angiò. La costruzione originaria è stata cambiata ripetutamente nei seguenti secoli.
Alla costruzione di una nuova linea della metropolitana si ha trovato al Maschio Angioino  resti di mura  ed altri ritrovamenti (tra l'altro 3 navi romane) dal tempo greco-romano. Questa fermata della metropolitana, comunque un po' più grande che le altre fermate, dovrebbe collegare nello stesso tempo la piazza Municipio con la Stazione Marittima attraverso una galleria di pedone.
Alla foto si vede inoltre il retro del Palazzo Reale dietro a cui si trova la piazza Plebiscito. Il Palazzo Reale è stato costruito intorno a 1600. Qui hanno vissuto e hanno governato nel seguito i vicerè spagnoli.

La  piazza Municipio  si trova tra la stazione marittima alla fine inferiore e il palazzo san Giacomo (di 1825) alla fine superiore. Questo palazzo, ch'è il sede attuale dell'amministrazione di comune, è chiamato anche palazzo del municipio e così ha dato il suo nome anche alla piazza.

La  piazza Plebiscito  è stata chiamata fino a 1860 "largo di Palazzo", perché la piazza si estende su tutto il lato di facciata del palazzo reale. Nel plebiscito di 1860, a cui il cambiamento di nome della piazza risale, l'unione dell'Italia attraverso il congiungimento di Napoli e l'Italia meridionale al regno Savoia eseguita da Garibaldi è stata suggellata. Oggi la piazza è permessa solo per pedoni.
In questi dintorni si trova probabilmente il centro del Napoli vero. Se si va in dentro della città (a destra), il palazzo confina col "Teatro san Carlo", che è il più anziano (1737!) teatro di Europa ancora in funziona. Di fronte è uno dei quattro ingressi della  Galeria Umberto I, (2), (3)  dall'anno 1890. La cupola di bicchiere nel centro raggiunge un'altezza di 57 metri.
La galeria collega teatro e palazzo con la  via Toledo. Questo sarebbe giù a destra sulla foto aerea ma purtroppo è un po fuori. La via Toledo lungo tempo era stata considerata strada principale della città. È stata chiamata dopo il vicerè spagnolo Pedro de Toledo, chi ha regnato qui fino a 1553. Pedro de Toledo ha voluto con questa creazione di una strada principale dare una nuova faccia alla città. Ha esortato i nobili ad innalzare qui i loro palazzi nobili. All'inizio della strada era costruito anche il palazzo dei vicerè spagnoli (palazzo Vicereale cioè palazzo Reale).
Dietro alla piazza Dante (su a sinistra)la via Toledo si trasforma nella viale E.Pessina. Dove nell'ulteriore corso la via Foria si dirama a destra si trova il  museo archeologico nazionale Napoli,  (2)  "MANN", che è famoso in tutto il mondo per le  sculture  antiche (collezione Farnese), i mosaici e altri ritrovamenti originali dei scavi di Pompei ed Ercolano. Si procuri una prima impressione sotto il seguente link al museo MANN. Vi do una raccomandazione enfatica di visitare questo museo!

Nella via Foria si trova anche l'ingresso poco appariscente al  orto botanico. Purtroppo è aperto solo di mattina dopo le mie ultime informazioni e è chiuso fine settimana. È aggregato alla facoltà scientifica dell'università ed esiste da 1807. Con 25000 differenti piante in parte dalle regioni desertiche di Africa, l'America e l'Asia egli è uno dei più grandi giardini botanici in Italia. È impressionante, come queste  piante esotiche, (2), (3)  qui prosperano molto bene anche all'aperto.
Sulla  foto aerea si vede l'orto botanico accanto al gigantesco palazzo Fuga.
Direttamente dietro al palazzo Fuga è la piazza Carlo III già mostrata. Nell'allungamento a sinistra la via Foria sale nella direzione di Capodichino.


La costa fino a Mergellina
Se si rivolge della piazza plebiscito al palazzo reale a sinistra, così si viene ad una sezione costiera più calma di Napoli, (2). Il quartiere Santa Lucia nominato dopo una chiesa è noto a causa della canzone famoso in tutto il mondo. Questo era fino alla fine del sedicesimo secolo un quartiere abitato tradizionalmente di pescatori napoletani. Dopo ciò è stato trasformato in un quartiere nobile secondo i desideri del vicerè spagnolo di allora. In effetti oggi i hotel più esclusivi della città si trovano qui. Al  Castel dell' Ovo  col piccolo porto turistico nel Borgo Marinaro è stato protetto almeno esteriormente lo scenario originario. Qui si incontrano dopo mezzanotte i ricchi e bellissimi della gioventù di Napoli.
Il Castel dell' Ovo è stato costruito intorno all'anno 1000 dai Normanni sull'isoletta Megaride.

Da Santa Lucia la Carraciolo passeggiata conduce a  Mergellina. Carraciolo era un ammiraglio dal diciottesimo secolo qui inoltre era l'amante dell'ultima regina dalla casa Bourbon. Molti napoletani gustano  l'atmosfera romantica, que certo è in relazione col  panorama impressionante  in particolare di sera. I poeti, pittori e musicista si sono sentiti attira dell'incantesimo particolare di questo luogo. Virgilio è seppellito qui. Qui ha vissuto anche l'umanista e poeta Jacopo Sannazzaro, dopo quell'il  porto turistico Sannazzaro  è nominato. Da qui - come si può vedere - c'è anche una linea di navigazione per Ischia. Ad un tale sguardo dall'altezza si arriva mediante il  funicolare di Mergellina sul Posillipo. Si tratta del "funicolare più recente" di Napoli: È stata costruita 1930 ed è stata rinnovata 1990. Ci sono 5 stazioni ad un tratto totale di pure 550m. Nei feriali è usata da circa 2000 passeggeri.
Abitare sul Posillipo  era già desiderato dai vecchi romani. Di loro discende anche il nome "Posillipo", che deriva dalla parola greca pausylipon (a senso circa "luogo, che lascia diminuire le preoccupazioni"). L'imperatore Augusto aveva una villa ereditata qui (però all'altra fine di Posillipo a Bagnoli). Anche oggi il Posillipo è una regione residenziale esclusiva specialmente a Mergellina. Da qui si ha uno sguardo di  panorama  unico su Napoli e Vesuvio.

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 Sono spiacente! Il testo precedente è solo una traduzione non-professionale del testo tedesco. Se volete aiutarmi, vi prego di correggere il testo o di mandarmi delle suggestioni al seguente indirizzo:  hk@paestum.de


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Flughafen Neapel  en  (gesac.it) Die Buslinie 3S bringt Sie sowohl zum Hauptbahnhof an der Piazza Garibaldi als auch zum Hafen "Molo Beverello". Wenn Sie aus dem Bahnhof kommen finden Sie die Haltestelle der Linie 3S zum Flughafen gleich rechts vom Eingang. Biglietti bekommen Sie stets beim Tabacco. Der etwas teurere Alibus (ohne Zwischenhalt und mit mehr Platz für Gepäck) hält ca. 50 m weiter (um die Ecke).
Wenn Sie z.B. mit dem Zug nach Neapel und zum Flugzeug gelangen wollen, müssen sie großzügige Reserven einplanen. Die Züge sind mindestens ebenso oft verspätet wie inzwischen auch bei uns.

Die Fahrtstrecke mit dem PKW von Paestum nach Neapel beträgt ca 95 km.

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